Sviluppare progetti di design in maniera partecipativa, grazie a una Community presente su scala globale. Questo il principio di Desall, piattaforma di Open Design & Innovation che coinvolge creativi e brand internazionali, presente al MakeIT! In Italy di Venerdì 6 Aprile.
Cos’è Desall
Nata nel 2012 da un’iniziativa di Davide Scomparin, designer laureato allo IUAV di Venezia, la community di Desall si basa sulla formula del crowdsourcing – una sorta di “democratizzazione” del processo produttivo.
Grazie a una formula che prevede contest pubblici, creativi e brand non soltanto possono trovare le idee migliori per lo sviluppo di prodotti, ma possono ottenere riscontri, opinioni e proposte direttamente dagli utenti, aumentando la capacità di soddisfare i consumatori veri e propri.
Una dinamica aperta che, oltre a prestarsi al mercato globale, permette di innovare dal basso, facendo incontrare talenti individuali con piccole e grandi realtà territoriali, ad esempio nel settore dell’Abbigliamento – una delle 4 A dell’evento di MARKETERs.
L’intervista a Jacopo Zanon
Di questa nuova frontiera del lavoro digitale e delle sue applicazioni ha parlato Jacopo Zanon, Community Manager di Desall e speaker a “MakeIT! In Italy”.
Ho avuto modo di incontrarlo e, tra una chiacchiera e l’altra, ci è scappata l’intervista. Dopotutto, difficile mettere a tacere la curiosità verso una realtà made in Veneto che ha saputo letteralmente aprirsi al mondo!
Ciao, Jacopo! Nella presentazione del Mystery workshop, per ispirare i ragazzi prima che si mettessero al lavoro sulla propria Start-Up, hai parlato del rapporto tra Multinazionali e piccole imprese localizzate nel territorio. Quale può essere il valore aggiunto di un brand come Desall per le piccole realtà del Made in Italy?
Sicuramente penso sia molto interessante per le realtà locali mettersi in gioco sul web il più possibile. A livello territoriale è di certo importante essere presenti, ma grazie alle opportunità della rete, oggi anche le piccole imprese possono avere la possibilità di andare oltre ai confini regionali e internazionali.
In tre parole chiave, in che modo Desall si propone di andare oltre questi confini, queste barriere?
Il primo concetto per Desall è sicuramente quello di Community, che ci spinge avanti. Poi c’è la dimensione internazionale: coinvolgiamo oltre 100.000 creativi sparsi in 210 Paesi, quindi essere consapevoli di questa presenza è fondamentale. Per ultimo, ma altrettanto importante, c’è il Networking, il fare rete e collaborare a progetti comuni, creando contatti, ampliando la community e coinvolgendo aziende importanti tanto nel territorio italiano quanto nel mondo.
Parlando di Networking, quale valore aggiunto può portare la singola persona in Desall?
Una caratteristica chiave, in questo senso, è la multidisciplinarietà del team. Nella nostra composizione aziendale, veniamo tutti da diversi settori. Ovviamente, visto il nostro ambito di riferimento, diversi hanno come background una formazione nel design, ma c’è anche chi si occupa dell’aspetto legale, chi è più portato all’amministrazione e così via. Io mi occupo della parte di comunicazione e ho una formazione linguistica alle spalle. A livello aziendale, che si parli di imprese piccole o globali, la multidisciplinarietà è fondamentale perché porta una ricchezza non indifferente.
Hai portato avanti i tuoi studi a Ca’ Foscari, che oggi ci ospita: qual è il percorso, il filo rosso che ti ha trasformato da laureato in lingue a professionista della comunicazione?
Sicuramente la curiosità! Ho imparato le lingue fin dal liceo, poi mi sono dedicato alla linguistica teorica all’università. Grazie a Desall ho l’opportunità di mettere in pratica i principi che ho studiato e di inserirmi in una community internazionale. Poi essere qui oggi è bello, perché a qualche anno di distanza mi permette di vedere come le persone, gli studenti siano impegnati alla ricerca di nuove professionalità e nuove esperienze insieme.
MakeIT e Territorialità: una suggestione per bilanciare tradizione e innovazione!
Secondo me, per quanto riguarda soprattutto l’ambito del design, le aziende della nostra zona hanno una tradizione e una creatività molto forte. Una marcia in più, per cui la realtà italiana è molto conosciuta nel mondo. Quello che è importante è far si che questo possa essere comunicato, facendo in modo che la conoscenza delle piccole realtà sia sempre più presente nel mercato globale.
Per leggere cosa è successo a MakeIT! In Italy, vai all’articolo dedicato.
Altrimenti, tieniti pront* per l’intervista a Carlo Urbinati di Foscarini.
Foto a cura di Giulia Livia – Giulia Venus Photography